lunedì 30 luglio 2007

Un grazie speciale ad Alessandra ed uno particolare ad Anna Paola

Se non riesco a stare ferma con le mani nelle mani è merito suo :-). Mi ha ridato la carica, oltre che per partecipare al Friendship Filet Swap, anche per continuare a lavorare. Non ti ringrazierò mai abbastanza. E grazie anche ad Anna Paola per il suo incoraggiamento a proseguire sulle ali della fantasia :-).

Anna

giovedì 26 luglio 2007

Hip hip hurrà!

Domani arrivano la mia patata e il mio prezzemolino :-)! La gioia dei miei occhi, le mie croci e le mie delizie :-), i miei due nipotini, figli di mia sorella. Non sto nella pelle, non li vedo da marzo e so che il piccolino è diventato un vero e proprio scugnizzo napoletano. Come al solito i secondi sono delle vere e proprie pesti :-). Peccato che però sabato vanno già via :-(, va bè va, mi farò coccolare da mio marito. Gli chiederò di prepararmi una mega pizza ancora più buona di quella che fa in genere, con ogni ben di dio, slurp!

Anna

Aggiornamento lavori all'uncinetto

Bene, l'angelo custode è finito in un batter d'occhio :-). Devo stirarlo, prendere le misure e comprare la cornice, una volta fatto tutto ciò provvederò a fotografarlo e a inserirlo nel blog per la gioia di tutte, almeno spero :-(! Adesso mi sto cimentando in dei sottobicchieri bianchi, ne farò non so quanti, dipende dalla voglia e dal calore :-). E questo è quanto!

Anna

lunedì 23 luglio 2007

Avviso alle naviganti: album foto yahoo

Per chi ha creato un proprio album fotografico su yahoo dovrà provvedere entro il 20 settembre (così mi sembra) a trovare un altro sito dove poter inserire le proprie foto. Al momento io ho trovato questo, su consiglio di mio marito: http://photobucket.com/, ma, personalmente, non mi piace un granchè. Si accettano consigli su altri siti :-).

Anna

domenica 22 luglio 2007

Fase calante

Sono in forte discesa nella mia voglia di creare con l'uncinetto :-(. Ho iniziato l'angioletto a filet per la sottoscritta, ma mi sta passando la voglia :-(. Forse è il caldo che mi sta distruggendo i neuroni o forse la noia di fare sempre le stesse cose. Mi era venuta voglia di buttarmi nel mondo delle perline, ma così come mi è venuta così mi è passata :-(. Poi, curiosando tra i vari blog ho pensato al patchwork o al quilting, ma il pensiero di avere a che fare con l'ago mi ha fatto letteralmente rabbrividire :-(. Vado in ansia se devo rammendare un calzino, figuriamoci creare capolavori di patchwork come ne ho visti in giro :-(. Forse forse riprendo il punto croce non appena finisco l'angioletto, ma non ne sono tanto sicura. Forse se ne riparlerà quando farà più fresco, finisco l'angioletto e chiudo per ferie fino a settembre, forse :-))))), comunque chi vivrà vedrà :-).

Anna

giovedì 19 luglio 2007

Centrino di ananas

Ed ecco a voi la mia ultima opera :-)! Confesso che ho un pò imbrogliato negli ultimi giri, nel senso che l'ho un pò modificato, ma credo che non sia venuto male. E complimenti a me! Modesta eh?

Anna





venerdì 13 luglio 2007

Lavoro all'uncinetto

Marò e che palline :-(! Ho iniziato un centro circa una settimana fa, cotone bianco, grandicello (circa 60 giri), ma per la miseria non finisce proprio più :-(. Ma chi me lo ha fatto fare? Ed io che ho già in mente il lavoro che devo fare dopo e che non vedo l'ora di cominciare :-)! Ho fatto una serie di angeli custodi lavorati a filet e poi inseriti in una cornice che ho regalato a destra e a manca, ma mi sono resa conto che alla fine per me non l'ho fatto e così non vedo l'ora di finire questo biiiiip di centro ad anans, per cominciare.

Anna

mercoledì 11 luglio 2007

Le Winx, le Bratz, le Pixie, le Witch e chi più ne ha più ne metta

Le ragazzine di oggi impazziscono per le Winx, le Pixie e compagnia bella, e fin qui tutto normale se si pensa che ai miei tempi si impazziva, invece, per la mitica Barbie :-). Ma mi chiedo se è possibile che una bimba di 3 anni e 8 mesi già abbia di tutto e di più delle Winx :-(. Parlo di mia nipote, che è una peste più della madre (mia sorella) alla sua età, manca poco che comincia a chiedermi di avere già lo zaino, i quaderni e i vari portapenne di 'ste benedette Winx, manco manco andasse già in prima elementare :-(. A fine mese viene su e nel chiederle cosa desiderasse, mi ha risposto che vorrebbe, no anzi che vuole (il che è diverso, anche perchè sa come farmi fessa, è una ruffiana nata, sempre come la madre) il pallone delle Winx. Così mi sono messa alla ricerca del pallone e per poco non mi veniva una mossa nel constatare i prezzi allucinanti che hanno i gadgets collegati a questi cartoni animati :-(. Uno schifosissimo pallone, più piccolo del mitico e indistruttibile Super Santos (chi se lo ricorda?) costa la bellezza di 5,00 euro :-(. Ma siamo impazziti!?!?!?!? Una bambola, grande quanto la Barbie costa 19,90 euro? Tramutato in lire, la bellezza di 40.000 lire? Adesso ho un vuoto di memoria, ma costavano così tanto le Barbie ai tempi nostri :-(? Bah! E come sono cambiati i tempi :-(!

Anna

Storia dell'uncinetto

L’uncinetto ha una storia antica ed è molto difficile risalire alle origini di questa arte dato che gli esemplari antichi giunti sino a noi sono pochissimi. E’ certo che la tecnica dell’uncinetto era diffusa in tutto il mondo, dato che esemplari sono stati trovati in tutti i paesi di Europa ma anche in Africa, America e persino in Cina dove venivano create bambole tridimensionali.
Sembra che in Italia, attorno al XVI secolo, alcune laboriose suore iniziarono ad utilizzare dei filati molto sottili per la creazione di preziosi pizzi per i paramenti sacri. Solamente nel XIX secolo si iniziò ad usare i pizzi per adornare la biancheria della casa e per la biancheria intima.
Nella storia dell’uncinetto non si può dimenticare il contributo dato da due intraprendenti signore, sempre nel XIX secolo: Gray Porter che a Carrickmacross, in Irlanda, diede vita ad una specie di industria domestica per aiutare le famiglie più indigenti e Mrs. Hand che a Clones fondò un’azienda analoga. Ancora oggi questi pizzi sono conosciuti come pizzo di Clones e pizzo di Carrickmacross.
Famosissime sono le coperte “Old America”, composte da quadrati lavorati all’uncinetto con gli avanzi di lana, nate in America all’epoca dei pionieri, quando la lana scarseggiava. Con il tempo, nelle varie zone si sono sviluppati e perfezionati punti e tecniche di lavorazione particolari. Così ad esempio, il pizzo d’Irlanda, un lavoro all’uncinetto che imita preziose trine e che prende il nome dal paese dove è nato. Il pizzo d’Irlanda è una trina composta da motivi floreali, motivi a cerchi e motivi a ventagli che prendono rilievo su un fondo retinato con effetto di rombi, quadratini, foglioline, eccetera.
I merletti vengono poi rifiniti con preziose festonature ricche di pippiolini o di motivi vari. Questo tipo di trina ebbe un enorme sviluppo tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900 soprattutto tra le signore della borghesia che crearono preziosi colletti, guarnizioni e mantelline con i quali ornavano i loro abiti.
Vi è poi la trina di Orvieto, conosciuta anche con il nome di Ars Wetana, nata nella città omonima ad opera di un gruppo di nobildonne. Anche se ricorda molto il pizzo d’Irlanda, i motivi sono sempre ispirati alla tradizione italiana e si distingue dal pizzo d’Irlanda per la minuziosità dei particolari e per l’assenza di pippiolini. Il fondo di questo tipo di trina imita il tulle.
I lavori all’uncinetto si possono suddividere in due categorie ben distinte che prendono il nome dal tipo di uncinetto usato. Il più noto è il cosiddetto “uncinetto tedesco”, che prevede una lavorazione in soli giri di andata e che a sua volta si suddivide in uncinetto semplice, uncinetto a forcella, uncinetto friulano, uncinetto o pizzo d’Irlanda. L’altra categoria prende il nome dall’uncinetto tunisino che ha una lavorazione che prevede giri di andata e giri di ritorno.
(tratto da http://home.islandcrosstitch.altervista.org/uncin.htm)

Anna

lunedì 9 luglio 2007

Schemi di motivi





Ed ecco alcuni schemi di motivi che possono essere utilizzati come semplici centrini o possono essere uniti tra loro durante la lavorazione dell'ultimo giro.

Anna

martedì 3 luglio 2007

Schemi filet

Un tempo, con molta pazienza, mi sono passata alcuni schemi di lavori a filet sul pc, tramite excel, un lavoraccio è vero, anche perchè gli occhi andavano a pallini, ma è più comodo perchè tramite excel si può ingrandire lo schema e così poi lavorare meglio e seguire più facilmente il lavoro :-).

Anna

Lavorazione filet

La lavorazione dell'uncinetto filet consiste nell'esecuzione di una rete formata da "gruppi" di maglie alte e da "spazi" vuoti alternati tra loro a secondo dello schema.
"Gli spazi" si formano lavorando: 2 catenelle, saltando 2 maglie di base e lavorando 1 maglia alta nella successiva maglia di base.
"I gruppi" si formano lavorando 1 maglia alta in ciascuna delle successive maglie di base, un gruppo è formato da 4 maglie alte.
I punti impiegati nella lavorazione a filet sono: la catenella, la maglia alta, altissima, tripla e bassissima.
Per chi volesse approfondire questo tipo di lavorazione ci sono i passi ed i relativi disegni sul sito http://www.fantasiadiricami.it/uncfiletlez.htm che ho provveduto ad inserire anche nell'elenco dei Links.

Anna

Storia del filet

Dall’ago col quale si lavora e che in Toscana viene detto “mòdano” è chiamato il lavoro a rete conosciuto anche sotto il nome filet. La parola filet deriva dal francese e letteralmente vuol dire rete. Anche se risulta difficile stabilire una data di nascita precisa, è ormai risaputo che l’orgine del filet va ricercata nella lavorazione delle reti da pesca. I pescatori confezionavano le reti per catturare i pesci con filati ruvidi e di poco pregio e con l’ausilio del modano, un grosso ago generalmente di metallo, munito all’estremità di una cruna aperta. Sotto questa estremità vi è una forcella nella quale si introduce il filo che poi viene fermato con un nodino e avvolto sull’ago. Il modano può essere di diverse grandezze a seconda del filo utilizzato. La realizzazione della rete richiede un abile utilizzo delle dita secondo una tecnica specifica; la rete può avere forma trapezoidale, rettangolare o quadrata. Terminata la rete, è necessario fissare il tutto su un telaio per poter ricamare la rete secondo il disegno prescelto. La facilità di lavorazione e il raffinato effetto fecero sì che ben presto il ricamo a modano abbandonasse la sua tradizionale origine per essere usato nella creazione di complementi d’arredo, nell’abbigliamento femminile e nella realizzazione di paramenti sacri. Si racconta che Caterina de Medici amasse dedicarsi al filet e nel suo inventario sono stati trovati quasi un migliaio di quadrati con motivi a rosoni floreali.
La tradizione del filet è ben radicata nel nostro paese, in Toscana precisamente a Lucciano, la Contessa Spalletti fondò nel 1897 una scuola di filet e dopo due anni risultavano iscritte circa quattrocento donne.
In Sicilia, già dal ‘300, numerosi capi di biancheria in filet arricchivano la dote delle nobili ragazze siciliane. A Isnello, un piccolo paese dell’entroterra siciliano, è stata fondata la Scuola d’Arte “Isnello Ricama” allo scopo di tutelare e promuovere la produzione artistica locale. In Sardegna è rinomato il filet di Bosa caratterizzato dalla rappresentazione di personaggi mitici e leggendari, di simboli religiosi e di motivi tipici della tradizione sarda: uccelli,tralci di vite e grappoli d’uva, rose e gigli, motivi geometrici.
L’eleganza e la delicatezza dei lavori a filet ha affascinato e continua ad affascinare ancora oggi, molte ricamatrici. Ogni ambiente della casa si presta ad essere impreziosito da pizzi, centrini, tende, copritavola, tovaglie, strisce a filet.
(tratto da http://www.alexandra.it)

Anna

lunedì 2 luglio 2007

Maledetti pippiolini!

Io odio i pippiolini grrrrrr! Ogni volta è una lotta e puntualmente mi ritrovo ad ingegnarmi per modificare l'ultimo giro e così non fare i maledetti pippiolini :-(! Chissà se sono l'unica ad odiarli :-)!

Anna